I laboratori ACTMEM – Active Memories continuano a Roma!
Sono aperte le iscrizioni a 3 workshop CONFINIMPRECISI 2023 nel mese di Ottobre – In direzione e durante il No Border Festival a Città dell’Utopia!
Diverse metodologie di storytelling per esplorare identità, storie, mondi fuori dai confini!
Qui per info e iscrizioni >> https://linktr.ee/storiedimondipossibiliworkshop
Iniziamo domenica 8 Ottobre!
Nel cerchio del racconto durante i laboratori ACTMEM continuano a intrecciarsi storie ed esperienze che arrivano dai luoghi più diversi del mondo e dell’Europa.
Il filo che lega le storie è sempre lo stesso: attivare un racconto che passa attraverso la memoria, da ieri a oggi, e condividere esperienze personali e collettive, di solidarietà, di partecipazione, di cambiamento, oltre i confini – fisici e non – del mondo, e imparare dalle storie.
“Vivere tutto nella nostra vita è parte della vita”
È una frase semplice, in apparenza, ma dice qualcosa di molto prezioso.
Tutto quello che viviamo fa parte della vita.
Le storie delle persone sembrano ricordarcelo sempre.
Quando si pensa alla quantità di esperienze, memorie, scelte che ogni persona porta con sé.
Vivere tutto è parte della vita stessa, soprattutto i grandi cambiamenti.
Questa frase, ogni volta che la sento, mi fa tornare a pensare.
Cosa mettere in una piccola borsa, mentre si va via?
Cosa scegliere di portare con sé, mentre si lascia la propria vita?
E ancora, cosa si prova quando si inizia da zero?
Hanifa è molto giovane e le sue idee hanno radici antiche.
Sono le idee di chi ha toccato con mano la resistenza politica.
Sa cosa vuole fare e si mette in gioco, come chi ha chiaro l’obiettivo.
Mentre partecipa al laboratorio e mentre racconta la sua storia, è in grado di fare quello che una buona narratrice fa senza troppo sforzo: permette a chi l’ascolta di immedesimarsi.
Anche nell’ascolto del racconto delle altre partecipanti al workshop, è attenta, con orecchie e occhi, e con mani pronte e già in piena sintonia con la macchina fotografica e con la videocamera.
È brava con le immagini e anche con le parole.
Il suo racconto, Hanifa, da macigno lo trasforma in una piccola pietrolina, lo dona con estrema semplicità all’intero gruppo.
Il suo messaggio è chiaro, limpido, ma soprattutto è deciso, non trema mai.
È andata via dal suo paese, l’Afghanistan, perché era, come tante persone, un’attivista per i diritti umani, e in quel momento, davanti al regime, non aveva scelta.
Andare via o rischiare la sua vita.
Nonostante la sua storia sia segnata da un doloroso obbligo all’andare via dal suo paese, nella storia di Hanifa c’è il racconto di molte scelte possibili.
Arrivare in Europa, e ancora prima, impegnarsi quotidianamente contro la deriva dei diritti umani nel suo paese, scegliere di continuare a farlo fino a quando è stato possibile, poi fare una piccola borsa e andare via.
Non è semplice, e non lo è stato.
Sono le scelte complesse che ha fatto e che la rendono chi è oggi.
Queste scelte Hanifa le tiene tra le mani, le condivide, riconosce della sua esperienza la complessità e le difficoltà, ma ne fa insegnamento continuo.
Ne fa un invito, una chiamata alla partecipazione, dove la propria storia è uno strumento di cambiamento.
Hanifa oggi vive in Europa, e continua a scegliere di partecipare, attivamente, con il racconto, con il suo impegno, e con la sua memoria.
Oggi raccontare la sua storia è diventato il motore stesso della sua motivazione, e la possibilità stessa di condividere la sua esperienza restituisce ulteriore senso a quel che ha vissuto.
“Ed è importante per me condividerlo con altre persone, perché sento che mi motiva, e può succedere ad altri e altre.. penso che quando condivido la mia storia, può giocare un ruolo importante per altre persone, può ispirarle..”
La storia di Hanifa è stata raccolta e condivisa durante un laboratorio di video narrazione gli scorsi mesi, sia le riprese che il montaggio sono stati realizzati dal gruppo partecipante, e potete trovarla insieme a tutte le altre sul portale www.storyap.eu.